MUGUR DE FLUIER LP

artista: Phoenix Anno:2014 I ristampa OM71064-1 Disco in vinile 33 giri Condizioni: NUOVO genere: FOLK, ETNO FOLK, ROCK, ROCK PROGRESSIVE, LP ID titolo:24211 "Mugur De Fluier lp" è in vendita da martedì 16 luglio 2024 alle 15:24 in provincia di Palermo

Note :
Phoenix
Mugur De Fluier lp

O-Music

Area di stampa: Germany, UE

NOTA: -

Anno: 2014
I ristampa OM71064-1

Tracce: 14

Copertina: cartone editoriale illustrato.

Codice: 4015689710641

Stato: Nuovo. Nel cellofan.

Peso: gr. 235

Misure: cm 32,00 x cm 31,50

La fotografia riproduce il vinile.

Contenuto: Mugur de fluier (1974) stempera gli ardori un po’ ingenui dell’album d’esordio e si presenta come opera ben più consapevole e raffinata; gli elementi folk appaiono prominenti e donano al disco un tono più meditato e riflessivo, rendendolo più appetibile ai cultori del rock progressivo.

L’album consta di nove composizioni intervallate dalla ciclica riproposizione di Lasă, lasă, breve interludio per voci e percussioni che funge da collante tra i diversi brani, alcuni dei quali bellissimi: Pavel Chinezu, leat 1479 sembrerebbe iniziare come un banale boogie rock ma poi evolve in eccellenti armonie che conducono ad uno spiazzante refrain, condotto magistralmente da vibranti cori; l’ipnotica Strunga è un mantra sorretto sul lento, incessante strumming di Nicu Covaci, accompagnato da percussioni lontane e riverberate ed esaltato dalla splendida voce di Mircea Baniciu che qui assume tonalità quasi messianiche; le deliziose Andrii Popa e Mugur de fluier riprendono toni post beat e sono due delle più note composizioni dei Phoenix; Mica tiganiadă, Ochii negri ochi de tigan e Muzică și muzichie sono piccoli capolavori di folk elettrico, ancora una volta magistralmente cantati coralmente e fortemente marcati in senso ritmico con l’inconsueto utilizzo di tempi dispari, tipici della tradizione musicale balcanica. [...]. (petit melodies)

Line up: Mircea Baniciu, voce, chitarra; Nicolae Covaci, chitarra, flauto, percussioni, cori; Iosif Kappl, basso, violino, percussioni, cori; Ovidiu Lipan, batteria, percussioni; Günther Reininger, tastiere.

Indice delle tracce: si rimanda al retro del vinile.

Autore: Phoenix, gruppo di Timisoara autore nei primi anni Settanta di una discografia limitata ma di enorme successo in patria ed artefice di una musica assolutamente all’avanguardia tenuto conto del contesto socio-politico in cui ha operato. La storia del gruppo è del tutto vincolata alle logiche ottuse e talvolta grottesche del regime di Ceaușescu a partire dal nome stesso della band che, originariamente chiamata Sfintii (I santi), viene accusata di “misticismo” ed obbligata a mutare nome dalle autorità, in quanto non compatibile con l’ateismo di Stato imposto in Romania come negli altri paesi comunisti. I musicisti ripiegano simbolicamente sul nome Phoenix, in omaggio al noto uccello mitologico in grado di rinascere dalle proprie ceneri. [...]. Dopo la Piccola rivoluzione culturale dettata dalle Tesi di luglio voluta dal dittatore Ceaușescu, siamo nel 1971, i Phoenix traggono dal mutato clima culturale la forza per dare vita ad un repertorio autenticamente originale, per forza di cose del tutto svincolato dai modelli occidentali: accedono fortuitamente agli archivi dell’etichetta di Stato Electrecord, scoprono vecchie e polverose incisioni dell’antico folklore romeno e decidono programmaticamente di recuperarne filologicamente i temi testuali e musicali, riveduti in chiave rock – similmente a quanto elaborato in Inghilterra dai Pentangle ed i Fairport Convention. [...].

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